18-19-20-21 Marzo
Il cammino della Fiaccola Benedettina edizione 2018… la storia di un’impresa difficile, ardua ma davvero entusiasmante!!!
Anche
quest’anno i componenti del Gruppo Marciatori Simbruini sono stati i
tedofori della Fiaccola Benedettina nel suo tradizionale percorso tra le
città di Subiaco, Cassino e Norcia. L’ultimo tratto del cammino è
iniziato il 17 marzo con la benedizione della fiaccola nel consueto
scenario del Sacro Speco di Subiaco alla presenza delle autorità civili e
religiose delle tre città e del corteo storico sublacense.
A questo punto, domenica 18 marzo, è
iniziato il percorso per l’Abbazia di Monte Cassino dei tedofori del
Gruppo Marciatori e dei gruppi del Norcia Run e del Cus Cassino. Il
clima non è stato affatto clemente in questa giornata: vento, pioggia,
grandine, condizioni veramente difficili, non hanno impedito agli atleti
di raggiungere la prima tappa del cammino. Lunedì 19 i tedofori sono
ripartiti per Rieti. Particolarmente significativa è stata la tappa a
Licenza, nei locali dell’Istituto Comprensivo, dove gli atleti sono
stati accolti dagli alunni, dalle loro insegnanti e dal Presidente della
Comunità Montana, Luciano Romanzi, che hanno voluto testimoniare il
loro entusiasmo e la loro vicinanza alla realizzazione di questa
avventura. La sera la fiaccola e i suoi accompagnatori sono stati
accolti a Rieti in piazza Beata Colomba, dal piccolo comitato reatino,
dal Sindaco, dal parroco e dalla Banda Musicale di San Giovanni.
Il 20 marzo è iniziato il percorso
da Rieti a Norcia, sotto la pioggia e la neve, con un freddo pungente,
attraverso il territorio umbro caratterizzato da colline, prati e borghi
caratteristici. Nel pomeriggio la fiaccola si è fermata a Cascia, nella
Basilica di Santa Rita, dove è stata benedetta dal parroco.
A sera, in un’atmosfera magica e
suggestiva, i tedofori sono giunti a Norcia, accolti nella piazza
antistante la basilica di San Benedetto, da una folla di persone
entusiaste e dalle autorità civili e religiose: il sindaco, il
presidente della Regione Umbria, il vescovo e l’onorevole De Micheli.
Il Sindaco ha ringraziato gli atleti per aver portato a termine
un’impresa davvero difficile superando ogni tipo di ostacolo,
l’onorevole De Micheli ha sottolineato come la corsa sia una metafora
della vita: correre significa crescere, soffrire e riuscire sempre a
ricominciare.
Il 21 è inizia il tratto più
emozionante del cammino, quello del rientro da Norcia a Subiaco per un
totale di ben 168 kilometri!!! In una bellissima giornata di sole, alle
ore 6.00 inizia il viaggio….
A supportare i componenti del Gruppo
Marciatori arrivano anche altri atleti di Subiaco appartenenti ad altre
società perché la fiaccola appartiene a tutta la comunità sublacense ed
è un simbolo di pace e fratellanza. La marcia è lunga e faticosa, con
tratti pianeggianti, salite e discese, in un territorio appenninico che
offre paesaggi e scenari meravigliosi. Tutti i componenti del Gruppo
Marciatori, uomini e donne, con un’emozionante staffetta, in base alle
proprie possibilità, diventano tedofori della fiaccola in un clima di
sportività, amicizia, solidarietà che da sempre li contraddistingue. Si
passa per Rieti, Rocca Sinibalda, si costeggia il lago del Turano, si
arriva ad Arsoli e poi finalmente a Subiaco. Tutti i tedofori della
Fiaccola arrivano, dopo aver sfilato per la città, in Piazza della
Resistenza dove vengono accolti dalle autorità e da tanti cittadini in
un clima di gioia e entusiasmo. I fuochi di artificio e il suono della
banda pongono fine a una giornata memorabile per i marciatori simbruini
che sono veramente orgogliosi, dopo aver superato tanti ostacoli, di
aver ancora una volta onorato l’ impegno di essere i tedofori della
Fiaccola benedettina, ”Pro Pace et Europa Una” emblema di pace e di
fratellanza fra i popoli che compongono l’Unione Europea.
I Marciatori ancora una volta si
ripropongono come testimoni e promotori del messaggio di San Benedetto
patrono d’Europa da tramandare a tutti e in particolare ai giovani
perché siano consapevoli della sua importanza nella costruzione
dell’identità storica e culturale dell’Europa.
Maria Antonietta Ciampa